giovedì 7 giugno 2018

Recensione "Solo la verità" di Karen Cleveland

Ultimamente sto spaziando molto tra i generi. C'è stato un lungo periodo in cui vedevo solo romance, romance, romance. Non esisteva nient'altro. Poi a un certo punto hanno iniziato a starmi un po' stretti e ho sentito la necessità di spostare il mio sguardo altrove. Ci sono generi che per me rimangono ad oggi inavvicinabili, mentre altri sono decisamente riusciti ad aprirsi un varco... ed ora dove ci sono intrighi, bugie e tradimenti ci sono io. E quale libro, se non un thriller, risponde meglio a questa descrizione? 


Titolo: Solo la verità
Autore: Karen Cleveland
Editore: DeA Planeta
Data di pubblicazione: 8 maggio 2018
Prezzo: € 17,00
Trama: Pochi clic separano Vivian Miller, analista del controspionaggio della CIA, dal suo obiettivo. Un algoritmo da lei ideato, due anni di ricerche, svariati tentativi falliti: tutto precipita verso la breve sequenza di gesti che le consentirà di violare il sistema operativo di Jurij Yakov e smascherare una rete di spie russe presenti sul territorio degli Stati Uniti. Ma quando la cartella друзья, amici, rivela finalmente il suo contenuto, il mondo di Vivian crolla in un istante. Perché a restituirle lo sguardo dal pc di Yakov sono gli occhi scuri e profondi di Matt. Il suo Matt. L’uomo della sua vita e padre dei suoi quattro figli. Di colpo non è più solo il futuro professionale di Vivian a essere in discussione, ma il suo presente, il suo passato. Mentre dentro di lei ogni certezza va in pezzi, la memoria corre a ritroso: l’incontro fortuito e quel caffè rovesciato sulla camicia di Matt (le goffe scuse di lei, il sorriso di lui); il primo appuntamento nel ristorantino italiano; l’improbabile proposta di matrimonio in aeroporto; la ricerca della casa perfetta nei sobborghi di Washington; la nascita di Luke. Una bugia lunga dieci anni. Un incubo privato destinato a trasformarsi in concitato intrigo politico dove la posta in gioco si fa di ora in ora più alta.

RECENSIONE 

Lei è un'analista della CIA, lui una cellula russa dormiente. Marito e moglie. Amanti che all'improvviso si scoprono nemici. E la fatidica domanda: Matt è stato per dieci anni il bugiardo perfetto? Vivian si potrà ancora fidare di lui?



Queste sono le premesse da cui parte Solo la verità, premesse che hanno subito catturato la mia attenzione. Non capita tutti i giorni di leggere un libro sul controspionaggio e la storia non ha assolutamente deluso le mie aspettative. La penna della Cleveland è capace di creare suspance, agitazione, batticuore, dubbi. Tutti aspetti che rendono un thriller degno del suo nome. Persino durante le prime pagine, in cui sapevo bene cosa aspettarmi per via della trama, ho sentito più volte il cuore in gola. Per non parlare della continua sensazione di sospetto che ti accompagna per tutto il romanzo, in cui ti chiedi incessantemente se le parole di Matt siano vere o se si stia semplicemente prendendo gioco di tutti, lettore compreso. 



Matt è infatti un personaggio che ho trovato molto ambiguo. È uno di quei personaggi che un attimo prima etichetti come possessivo e manipolatore, mentre quello dopo si mostra ingenuo e affettuoso. Non riesci mai a inquadrarlo perfettamente. Non riesco mai a fidarti di lui al 100%. Al suo opposto troviamo Vivian, con cui inevitabilmente entri in empatia già dalla prima pagina. Vivian è intelligente e sveglia e soprattutto farebbe di tutto per proteggere la sua famiglia. Ma non può ignorare ciò che ha scoperto e che ora la tiene prigioniera in uno stato di disperazione. In una frazione di secondo le è crollato il mondo sotto i piedi e capire come uscirne non sarà facile. Lei sa qual è la cosa giusta da fare, ma se la cosa giusta sgretolasse tutta la sua vita? Se mettesse in pericolo la sua famiglia? 




Come vi dicevo, ho apprezzato molto sia l'originalità della trama, sia l'abilità di scrittura dell'autrice, sia i personaggi. Eppure, nonostante tutte le qualità che questo libro presenta, non sempre mi sono sentita coinvolta nella narrazione. A volte i fatti mi sono sembrati un po' troppo trascinati per le lunghe, altre volte l'azione non mi è sembrata sufficiente. In più il romanzo è intriso di flashback che raccontano il passato dei due protagonisti ed è un espediente che avrei sfruttato diversamente, perchè troppo disturbante per lo sviluppo della storia. Se sono coinvolta nei guai in cui si trova Vivian, e all'improvviso parte un ricordo del passato, è ovvio che non sarò più di tanto interessata al flashback. È il presente che crea adrenalina, sono gli eventi odierni quelli da cui non ci si riesce a staccare. L'autrice avrebbe dovuto trovare un altro modo per svelare quei segreti.
Queste rimangono comunque piccolezze in confronto a come si presenta il libro nel suo insieme. Insomma, una storia decisamente consigliata! 



...e ½

  

2 commenti:

  1. Ciao Chiara!Anch'io ultimamente sto spaziando abbastanza tra i generi e sto scoprendo tanti titoli bellissimi!Questo libro mi ispira abbastanza, prima o poi lo leggerò *__*

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    1. Quando le letture diventano ripetitive non è mai bello, spaziare è l'unica soluzione! ^-^

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