giovedì 28 giugno 2018

La lettura nelle scuole | Lettera immaginaria a una professoressa

Cari lettori,
c'è una cosa che non vi ho mai raccontato.

Quando aprii il blog - qualche settimana dopo in realtà - mi sentivo così emozionata e incredula che scrissi alla mia professoressa di lettere delle superiori. Le raccontai di come fosse scoppiata in me un'incontenibile passione per i libri, di come durante il periodo scolastico vissi la lettura come un noioso obbligo e le suggerii alcuni titoli che a mio avviso avrebbero potuto cambiare i cuori di molti studenti, non perchè li avessi amati, ma perchè avevano qualcosa da raccontare alle persone. Non ricevetti mai risposta. Non ne conosco il motivo: non so se l'indirizzo mail in mio possesso non fosse più attivo, se non ricevette mai la mia lettera o se semplicemente decise di evitare le mie parole. 

Non lo so, ma ci rimasi male.

Oggi, però, voglio immaginare che da quel gesto sia nato un valido scambio di opinioni e di suggerimenti, uno scambio capace di rendere la lettura tra i banchi di scuola un po' più piacevole.


[Estratto di una conversazione immaginaria]
All'incirca suonerebbe così...

Cara prof.,
eccomi con una nuova lista di libri.
Siamo in pieno periodo estivo e io non posso fare a meno di chiedermi quali letture avrà consigliato quest'anno. I suoi studenti le ameranno? Le odieranno? Cercheranno il solito riassuntino on-line? Ma soprattutto con che spirito si approcceranno al libro consigliato?
Il mio è sempre stato molto negativo, mentre ora... Ora ho questa pazza idea di lezioni interamente dedicate alla lettura. Mi immagino spesso di poter sedermi ancora una volta tra i banchi di scuola per sentirmi dire "la prossima settimana dovrete scegliere un libro che parli del tema X e ne discuteremo insieme", oppure "portatemi la vostra citazione preferita e spiegatemi perchè vi rappresenta" o ancora "non abbattetevi se dopo una manciata di pagine il libro non vi cattura, non siamo fatti per qualunque libro, ma là fuori c'è senz'altro almeno un libro che è fatto apposta per voi". E altri tre o quattrocentro scenari simili.
Aaah, l'immaginazione.

Dall'ultima mail che le ho inviato, ho accumulato un po' di letture che mi piacerebbe condividere con lei. Esattamente come l'altra volta, non si tratta di libri che ho semplicemente apprezzato molto, ma di storie che porterebbero un valore aggiunto in classe. 

Il primo libro che vorrei suggerirle è Ciò che inferno non è di Alessandro D'Avenia. Come sa, ho un particolare debole per questo autore, ma tra tutti i suoi romanzi questo è indiscutibilmente quello più riuscito. Mi immagino una lezione in cui in cui un tema tanto delicato e oscuro come quello della mafia venga analizzato e sviscerato e confrontato con altre opere più o meno recenti. Perchè la mafia non ha tempo e fa paura in qualunque luogo e in qualunque momento. E D'Avenia è un maestro a denunciare la storia di 3P.

Altro libro che non posso fare a meno di proporle è Ti ho trovato fra le stelle di Francesca Zappia. Diciamocelo, quanti studenti leggendo questo libro si riconoscerebbero in Eliza? Io per prima mi sono rivista completamente in lei. Ti ho trovato fra le stelle sarebbe un ottimo punto di partenza per parlare di solitudine, isolamento, per parlare della pericolosità che esiste nel nascondersi in un mondo che è esclusivamente virtuale. Se a 24 anni questo libro mi ha fatto sentire tanto capita come mai prima d'ora, non oso immaginare che impatto avrebbe avuto su di me alle superiori.

Di esempi così gliene potrei fare a migliaia. Ho letto Non stancarti di andare è ho pensato: quanto sarebbe bello usarlo come punto di partenza per parlare della guerra in Siria e dell'emergenza migranti? Ho finito di Hate U Give e mi sono detta: esiste un modo più attuale per parlare di razzismo se non leggere questo libro? Mi sono avvicinata a Maus e pagina dopo pagina il mio unico desiderio era quello di adottarlo immediatamente come lettura scolastica per affrontare il tema del nazismo. Per quanto sia una pietra miliare non esiste solo Se questo è un uomo.

Ecco, questo è il mio consiglio: svecchiamo un po' queste letture. Rendiamo l'apprendimento più vivace, più attuale, più fresco. Certo, non smettiamo di guardarci indietro e affrontare i pilastri della letteratura, ma non limitiamoci a quelli. Cerchiamo, sperimentiamo, coinvolgiamo con letture più intriganti.

Sperando di ricevere presto un suo riscontro, Le porgo i miei saluti.

Buona giornata,
Chiara

4 commenti:

  1. Ciao Chiara, da aspirante insegnante di lettere non posso che concordare con la tua opinione, prendo anche nota di alcuni titoli che non conosco e che hai citato!

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    1. Ciao! Wow, che bellissimo obiettivo *-* Ti auguro di riuscire a trasmettere la passione che hai nella lettura ai tuoi futuri studenti, a me è dispiaciuto molto averla scoperta così tardi.

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  2. Ciao Chiara! <3
    Io... Giuro che sono senza parole: l'idea di mettere in pratica lezioni dedicate alla lettura, a determinati temi a mio parere sarebbero bellissime e, molto probabilmente, avrebbero modo di coinvolgere maggiormente la classe.
    Questa considerazione a parte, volevo semplicemente dirti che il tuo post mi è piaciuto davvero molto *^*.
    Un bacione e a presto! <3

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    1. Quanti complimenti, così mi fai arrossire ahahahah Tornando seri, io dico: in classe si parla inevitabilmente di certi temi e allora perchè non renderli più attuali? è una riflessione che facevo da un po'... Sono contentissima che hai apprezzato tanto il post! <3 <3

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